Avvocato non remunerato se non dissuade azione improponibile per decadenza
الحقيقة.
La Corte di appello accoglieva l’impugnazione proposta da un cliente avverso l’avvocato che aveva ottenuto un decreto ingiuntivo in merito al pagamento di prestazioni Sosteneva la Corte che l’avvocato non lo aveva informato con diligenza circa la presenza di una causa di decadenza dall’azione che egli voleva promuovere per recuperare alcuni crediti di lavoro, decadenza che poi era stata infatti dichiarata dal giudice adito. I giudici di appello precisavano, peraltro, che nel giudizio di responsabilità spettava al professionista l’onere (poi non assolto) di fornire la prova della sua condotta diligente. Avverso la sentenza, l’avvocato ricorreva in Cassazione.
La decisione.
La Cassazione si rifà a precedente pronuncia n.14597 del 2004 che aveva affermato: “nell’adempimento dell’incarico professionale conferitogli, l’obbligo di diligenza da osservare ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, secondo comma, البريد 2236 سمك القد. CIV. impone all’avvocato di assolvere, sia all’atto del conferimento del mandato che nel corso dello svolgimento del rapporto, (anche) ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo tenuto a rappresentare a quest’ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; a sconsigliarlo dall’intraprendere o proseguire un giudizio dall’esito probabilmente sfavorevole; a tal fine incombe su di lui l’onere di fornire la prova della condotta mantenuta, insufficiente al riguardo peraltro essendo il rilascio da parte del cliente delle procure necessarie all’esercizio dello jus postulandi, stante la relativa inidoneità ad obiettivamente ed univocamente deporre per la compiuta informazione in ordine a tutte le circostanze indispensabili per l’assunzione da parte del cliente di una decisione pienamente consapevole sull’opportunità o meno d’iniziare un processo o intervenire in giudizio” (si confronti altresì Cass. n.8312/2011).
Sin qui il testo laconico delle poche pagine di sentenza, per quanto concerne l’argomento.
Volume consigliato:
Compendio di Diritto civile
Anna Costagliola – Lucia Nacciarone, 2017, Maggioli Editore
Una trattazione dei fondamenti e degli istituti caratte- rizzanti il diritto civile, che affronta in modo semplice e sistematico le tematiche rilevanti per lo studio della materia. Il volume è aggiornato ai più recenti provvedimenti nor- mativi, tra i quali…
24,00 € 20,40 € Acquista
su www.maggiolieditore.it
Il provvedimento ha il merito di incidere maggiormente nel solco del diritto all’informazione, il diritto di esigere e ottenere un consenso consapevole ed informato. In ambito di responsabilità medica, il diritto al consenso informato è prestazione del tutto autonoma dall’intervento (كاس. Civ. Sez. III 20 مايو 2016 ن. 10414; كاس. Civ. Sez. III 13 فبراير 2015 ن. 2854; Cassazione civile, المناطق الاقتصادية الخاصة. III, 22/03/2013 ن. 7269), configurabile anche in assenza di un danno alla salute (كاس. Civ. Sez. III 8 مايو 2015 ن. 9331), richiesto anche in caso di rischio minimale (Cassazione Civile Sezione III 19 أيلول 2014 ن. 19731), completo ed esaustivo ( Civ. Sez. III 4 فبراير 2016 ن. 2177; كاس. Civ. Sez. III 11 ديسمبر 2013 ن. 27751; كاس. Civ. Sez. III 11 ديسمبر 2013 ن. 27751; كاس. Civ. Sez. III 24 أكتوبر 2013 ن. 24109; كاس. Civ. Sez. III 12 أيلول 2013 ن. 20904; كاس. Civ. Sez. III 20 آب 2013 ن. 19220; كاس. Civ. Sez. III 20 آب 2013 ن. 19220; كاس. Civ. Sez. III 31 تموز 2013 ن. 18334; كاس. Civ. Sez. III 31 تموز 2013 ن. 18334; كاس. Civ. Sez. المناطق الاقتصادية الخاصة. III 04 giungo 2013 ن. 14024; كاس. Civ. Sez. III 16 مايو 2013 ن. 11950; كاس. Civ. Sez. III 22 مارس 2013 ن. 7269; كاس. Civ. Sez. III 19 فبراير 2013 ن. 4030; كاس. Civ. Sez. III 29 تشرين الثاني 2012 ن. 21235; كاس. Civ. Sez. III 27 تشرين الثاني 2012 ن. 20984; كاس. Civ. Sez. III 27 تشرين الثاني 2012 ن. 20984; كاس. Civ. Sez. III 21 أيلول 2012 ن. 16047; كاس. Civ. Sez. III 21 أيلول 2012 ن. 16047; كاس. Civ. Sez. III 28 تموز 2011 ن. 16543; كاس. Civ. Sez. III 30 مارس 2011 ن. 7237; كاس. Civ. Sez. III 09 ديسمبر 2010 ن. 24853; كاس. Civ. Sez. III 02 تموز 2010 ن. 15698; كاس. Civ. Sez. III 02 فبراير 2010 ن. 2354; كاس. Civ. Sez. III 29 أيلول 2009 ن. 20806; كاس. Civ. Sez. III 11 مايو 2009 ن. 10741; كاس. Civ. Sez. III 11 مايو 2009 ن. 10741; كاس. Civ. Sez. III 08 أكتوبر 2008 ن. 24791; كاس. Civ. Sez. III 28 تشرين الثاني 2007 ن. 24742; كاس. Civ. Sez. III 14 مارس 2006 ن. 5444), prescindente dalla correttezza del trattamento (كاس. Civ. Sez. III 11 ديسمبر 2013 ن. 27751); la legge prevede un modulo contenente tutte le informazioni assunte (كاس. Civ. Sez. III 31 تموز 2013 ن. 18334), mai generico (كاس. Civ. Sez. III 09 ديسمبر 2010 ن. 24853; كاس. Civ. Sez. III 08 أكتوبر 2008 ن. 24791), né presunto (كاس. Civ. Sez. III 29 أيلول 2009 ن. 20806), non potendo sussistere un consenso tacito per facta concludentia (كاس. Civ. Sez. III 27 تشرين الثاني 2012 ن. 20984). In diritto bancario, vigono severissime norme in ambito di consenso informato sui prodotti di investimento, ex artt. 23 من المرسوم التشريعي. ن. 58/98 البريد 30 del regolamento Consob n. 11522 ال 1998, فن. 21 I comma lett. ا) d. LGS. ن. 58/1998, فن. 21 I comma lett. ب) d. LGS 58/1998, فن. 28 comma II Reg. Consob n. 11522/1998. Gli intermediari autorizzati non possono effettuare o consigliare operazioni inadeguate, anzi devono astenersi dall’effettuarle se non adeguate per tipologia, oggetto, frequenza o dimensione (كاس. Civ. Sez. أنا 13 مايو 2016 ن. 9892; كاس. Civ. Sez. أنا 09 فبراير 2016 ن. 2535; كاس. Civ. Sez. أنا 26 يناير 2016 ن. 1376.كاس. Civ. Sez. أنا 9 فبراير 2016 ن. 2535; كاس. Civ. Sez. أنا 26 تموز 2013 ن. 18140; كاس. Civ. Sez. أنا 19 أكتوبر 2012 ن. 18039; كاس. Civ. Sez. أنا 29 أكتوبر 2010 ن. 22147; كاس. Civ. Sez. أنا 25 يونيو 2008 ن. 17340).
فن. 2 del Codice del Consumo annovera fra i diritti fondamentali del consumatore quello ad ottenere un’adeguata informazione mentre al successivo art. 5 si precisa che le informazioni devono essere adeguate alla tecnica di comunicazione impiegata ed espresse in modo chiaro e comprensibile, tenuto conto delle modalità di conclusione del contratto o delle caratteristiche del settore, tali da assicurare la consapevolezza del consumatore.
Più in generale, il silenzio serbato non può essere ritenuto contegno meramente neutrale, ma preordinato a perpetrare l’inganno (كاس. Pen. Sez. في حالة انهيار سقف العمارات 19 أبريل 1991; كاس. Pen. Sez. في حالة انهيار سقف العمارات 18 فبراير 1988; كاس. Pen. Sez. في حالة انهيار سقف العمارات 28 تموز 1985; كاس. Pen. Sez. في حالة انهيار سقف العمارات 14 أبريل 1978), allorquando corrisponda alla violazione di obblighi di comunicazione. Come autorevolmente affermato (Cristina Dalla in “La tutela individuale del consumatore al di fuori del Codice del consumo in caso di pratiche commerciali scorrette”), l’obbligo giuridico di parlare qualifica il silenzio in termini di condotta attiva e denota anche l’idoneità della condotta, legata alla violazione di un obbligo giuridico di parlare, dal quale ne consegue l’inutilità dell’indagine sulla diligenza dell’ingannato (كاس. Pen. 3 تموز 2009 ن. 34059). Il silenzio è sempre antidoveroso (كاس. Pen. 19 فبراير 2009 ن. 10461).
Il contegno del deceptus non deve, quindi, necessariamente essere indagato, ovvero allorquando egli debba essere il destinatario di informazione, non è richiesta in capo a questo soggetto un’attività di sollecita richiesta, quanto invece deve esigersi una verifica della diligenza del professionista che, esperto conoscitore delle regole, non può perorare a sua difesa la mancanza di conoscenza delle stesse che gli si impongono. Il principio della conoscibilità viene superato da quello della conoscenza. In altri termini, in forza della disciplina del Codice del consumo, non è sufficiente che il consumatore possa ottenere l’informazione se lo voglia, وفقا للفن. 1341 cc, ma è necessario che il professionista metta a disposizione del consumatore, in modo chiaro e comprensibile, le informazioni prescritte e necessarie per un consenso consapevole. Non è più onere del consumatore chiedere le informazioni, ma è un obbligo del professionista fornirle (من المؤسسات الشريكة في صندوق الانتربنك موافق للإنقاذ. Rossi Carleo in “Il diritto all’informazione: dalla conoscibilità al documento informativo”).
Deriva da quanto precede che non v’è ragione per escludere l’avvocato dall’alveo delle categorie potenzialmente responsabili per non aver fornito una comunicazione adeguata nei confronti del consumatore.
E’ pur vero, come autorevolmente affermato dall’Avv. Cinzia Ginoprelli, che “quella degli Avvocati, oggi, è una classe professionale vessata dalla Cassa Forense, scarsamente tutelata e rappresentata dagli Ordini e, decisamente e ripetutamente, aggredita, derisa, umiliata e mortificata dal cittadino [...] ritenuta responsabile, nell’immaginario collettivo, di ogni nefandezza si consumi nel mondo, di ogni legge incomprensibile, di ogni riforma iniqua, di ogni lungaggine processuale, responsabile di ogni provvedimento avverso ma, mai, artefice e meritevole di plauso per un provvedimento favorevole”.
Tuttavia – e bisogna avere l’onestà di ammetterlo – vi sono alcuni professionisti che scambiano l’autorità giudiziaria come un luogo per riversare le peggiori scorribande processuali con conseguenti provvedimenti che ricadono – in molti casi – sulla pelle del cittadino.
The post Avvocato non remunerato se non dissuade azione improponibile per decadenza appeared first on Diritto.it.
مصدر: Diritto.it