Differenze tra diritto privato e diritto civile
Il diritto privato e di diritto civile, si contrappongono al “diritto pubblico”, che regola il funzionamento dello Stato, e sembrano essere molto simili.
Esistono tra loro dei punti di contatto, però ci sono anche delle differenze.
Quando si parla di legge, non si intende esclusivamente quella approvata dal Parlamento nel corso della legislatura, ma s’intendono le norme in vigore in un determinato periodo, sia quelle di “ultima generazione” sia quelle del passato.
Queste norme spesso risalgono a periodi molto remoti. Il codice civile è stato emanato con un Regio Decreto del 1942. Nonostante siano trascorsi molti anni, diverse norme contenute nel testo normativo, risalgono a un’epoca lontana.
Le leggi sono generali e astratte, non regolano ipotesi concrete, ma cercano di essere il più generiche possibili, in modo da essere applicabili anche a contesti che nel corso del tempo sono cambiati.
Spesso le norme vengono modificate e, in alcuni casi, le disposizioni si vanno a sostituire a quelle vecchie del codice civile, mentre in altri restano separate dal codice civile costituendo testi autonomi.
Quando si parla di ordinamento giuridico s’intende l’insieme delle norme emanate dallo Stato e che sono attualmente in vigore, indipendentemente dall’epoca nella quale sono state approvate.
Nell’ordinamento giuridico si fa la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato, che è la principale e più importante ripartizione che ci sia tra le norme giuridiche.
Quando si parla di diritto pubblico si parla delle norme che regolano il funzionamento dello Stato, dei suoi organi, delle sue promanazioni, come gli enti pubblici e le amministrazioni, gli enti locali, come Comuni, Regioni e Province, e dei rapporti tra cittadini e Stato.
Nel diritto pubblico rientrano il diritto amministrativo, il diritto urbanistico, il diritto degli enti locali, il diritto costituzionale, il diritto tributario, che regola il pagamento delle tasse, il diritto penale.
I processi penali vengono intentati dallo Stato nei confronti dei cittadini e non vedono contrapposti i cittadini tra loro come nelle controversie di diritto civile.
Quando si parla di diritto privato si parla delle norme che regolano i rapporti tra privati cittadini oppure tra cittadini ed enti pubblici quando questi non esercitano il loro potere di comando. Ne costituiscono un esempio i rapporti di lavoro e i risarcimenti dei danni per attività illecite della pubblica amministrazione.
Nell’ambito del diritto privato, per comodità, si adottano molte distinzioni tra le varie branche del diritto. Tra queste le più importanti sono il diritto commerciale, che regola il commercio, le aziende e le società, il diritto del lavoro e il diritto civile.
Il diritto civile rappresenta una parte del diritto privato che sta in un rapporto di generale/speciale.
Il diritto civile si inserisce nell’ambito del diritto privato e regola i rapporti che si stabiliscono in materia di famiglia, di proprietà di contratti, di successione ereditaria.
Se il diritto civile è esclusivamente diritto privato, il diritto privato non contiene esclusivamente il diritto civile, ma anche altri rami del diritto, come il diritto commerciale.
Gran parte del diritto privato è contenuta nel codice civile e ci sono molte norme che disciplinano i rapporti tra i cittadini che sono contenute in leggi distinte dal codice.
Si tratta delle cosiddette leggi complementari, chiamate in questo modo perché completano la disciplina del codice regolando alcune materie in esso non considerate, oppure regolano in modo più compiuto alcune questioni per le quali il codice fornisce una disciplina unica.
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