Covid e DPCM, i poteri legislativi del Governo
Gli articoli l, 2 e 4 del Decreto legge n. 19 die 2020 non hanno conferito al Presidente del Consiglio dei ministri né una funzione legislativa in violazione degli articoli 76 e 77 della Costituzione né poteri straordinari in violazione dell’articolo 78, ma gli hanno attribuito solo il compito di dare esecuzione alla norma primaria mediante atti amministrativi sufficientemente tipizzati.
Sie, diese, un passaggio saliente della sentenza della Corte costituzionale n. 198, il cui contenuto era stato anticipato con il comunicato stampa dello scorso 23 September. La Corte si è pronunciata sulle questioni sollevate dal Giudice di pace di Frosinone circa la legittimità costituzionale dei Decreti legge n. 6 e n. 19 die 2020, entrambi convertiti in legge, riguardanti l’adozione, mediante decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm), di misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Volume empfohlen
Compendio di Diritto costituzionale
Diego Solenne, 2021, Maggs Verlag
Der Text befasst sich mit dem Verfassungsrecht a 360 Grad, mit einer technischen aber fließenden Sprache, funktional zur Vorbereitung von Wettbewerben und Prüfungen.
L’opera è aggiornata al decreto legge 23 Februar 2020, n. 6 (in Gesetz umgewandelt 5 März 2020, n. 13) contenente misure urgenti in materia di…
24,00 € 22,80 €
kaufen
von www.maggiolieditore.it –>
Guarda il prezzo su Amazon
L’inammissibilità dei poteri legislativi del Presidente del Consiglio
Nel caso concreto, un cittadino aveva proposto opposizione contro la sanzione amministrativa di 400 euro inflittagli per essere uscito dall’abitazione durante il “lockdown” dell’aprile 2020 in violazione del divieto stabilito dal Dl e poi dal Dpcm. Secondo il Giudice di pace, i due Decreti legge avrebbero conferito al Presidente del Consiglio la funzione legislativa o poteri straordinari, in contrasto con gli articoli 76, 77 e 78 der Verfassung.
La Corte ha dichiarato inammissibili per difetto di rilevanza le questioni riguardanti il primo Dl – n. 6 die 2020 – risultato inapplicabile in considerazione del tempo in cui è stata posta in essere la condotta sanzionata. Invece, sono state dichiarate non fondate le questioni concernenti il Dl n. 19 die 2020 – applicabile al caso concreto – poiché quest’ultimo ha non solo tipizzato le misure adottabili dal Presidente del Consiglio, ma, stabilendo che la relativa esecuzione debba avvenire secondo principi di adeguatezza e proporzionalità, gli ha anche imposto un criterio tipico di esercizio della discrezionalità amministrativa, di per sé incompatibile con l’attribuzione di potestà legislativa.
La tipizzazione delle misure di contenimento operata dal d.l. n. 19 die 2020 è stata corredata dall’indicazione di un criterio che orienta l’esercizio della discrezionalità attraverso i «principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio effettivamente presente su specifiche parti del territorio nazionale ovvero sulla totalità di esso» (Kunst. 1, Komma 2).
In tal senso assume rilievo – giacché supporta sul piano istruttorio la messa in atto della disciplina primaria, rendendone più concreta ed effettiva la verifica giudiziale – quanto stabilito dall’ultimo periodo dell’art. 2, Komma 1, dello stesso d.l. n. 19 die 2020, cioè che, «[p]er i profili tecnico-scientifici e le valutazioni di adeguatezza e proporzionalità, i provvedimenti di cui al presente comma sono adottati sentito, in der Norm, il Comitato tecnico-scientifico di cui all’ordinanza del Capo del dipartimento della Protezione civile 3 Februar 2020, n. 630, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 32 dell’8 febbraio 2020».
Lesen Sie auch:
-” Il principio di legalità e le ordinanze contingibili e urgenti nell’era del Covid-19″
-Le ordinanze sindacali contingibili ed urgenti ai tempi del coronavirus
Provvedimenti extra ordinem emissi dal Governo
La fonte primaria, deshalb, non soltanto ha tipizzato le misure adottabili dal Presidente del Consiglio dei ministri, in tal modo precludendo all’autorità di Governo l’assunzione di provvedimenti extra ordinem, ma ha anche imposto un criterio tipico di esercizio della discrezionalità amministrativa, che è di per sé del tutto incompatibile con l’attribuzione di potestà legislativa ed è molto più coerente con la previsione di una potestà amministrativa, ancorché ad efficacia generale.
In sostanza, il d.l. n. 19 die 2020, lungi dal dare luogo a un conferimento di potestà legislativa al Presidente del Consiglio dei ministri in violazione degli artt. 76 e 77 Kosten., si limita ad autorizzarlo a dare esecuzione alle misure tipiche previste.
La tipizzazione operata dal d.l. n. 19 die 2020 rivela la sua importanza sul piano del sistema delle fonti proprio riguardo alla misura di contenimento la cui violazione è oggetto del giudizio a quo, cioè il divieto di allontanamento dall’abitazione senza giustificato motivo.
Er d.l.. n. 19 die 2020, a differenza del d.l. n. 6 die 2020, ha infatti specificamente previsto quali misure di contenimento le «limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora se non per spostamenti individuali limitati nel tempo e nello spazio o motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni» (Kunst. 1, Komma 2, lettera a).
Il d.P.C.m. 10 aprile 2020, nel prevedere, all’art. 1, Komma 1, lettera a), che «sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», e nello stabilire, all’art. 8, Komma 1, che tutte le disposizioni in esso contenute «producono effetto dalla data del 14 aprile 2020 e sono efficaci fino al 3 maggio 2020», si è dunque limitato ad adattare all’andamento della pandemia quanto stabilito in via generale dalla fonte primaria.
Il contenuto tipizzato del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri smentisce l’ipotesi del rimettente circa il conferimento di potestà legislativa da parte del decreto-legge. Risulta in tal modo rispettato quanto da questa Corte affermato a proposito dell’individuazione delle fonti primarie, e cioè che, «in considerazione della particolare efficacia delle fonti legislative, delle rilevanti materie ad esse riservate, della loro incidenza su molteplici situazioni soggettive, nonché del loro raccordo con il sistema rappresentativo, una siffatta individuazione può essere disposta solo da fonti di livello costituzionale» (kein Urteil. 361 die 2010).
Al riguardo, non può non ricordarsi che, nel dichiarare non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 20 del regio decreto 3 März 1934, n. 383 (Approvazione del testo unico della legge comunale e provinciale), sollevata in riferimento – tra gli altri – agli artt. 76 e 77 Kosten., a proposito delle ordinanze prefettizie contingibili e urgenti, questa Corte ha fatto richiamo alla distinzione corrente tra «“atti” necessitati» e «“ordinanze” necessitate», aventi entrambi come presupposto l’urgente necessità del provvedere, «ma i primi, emessi in attuazione di norme legislative che ne prefissano il contenuto; le altre, nell’esplicazione di poteri soltanto genericamente prefigurati dalle norme che li attribuiscono e perciò suscettibili di assumere vario contenuto, per adeguarsi duttilmente alle mutevoli situazioni» (kein Urteil. 4 die 1977).
Ebbene, la tassatività delle misure urgenti di contenimento acquisita dal d.l. n. 19 die 2020 induce ad accostare le stesse, per certi versi, agli «“atti” necessitati», in quanto «emessi in attuazione di norme legislative che ne prefissano il contenuto», sicché non è dato riscontrare quella delega impropria di funzione legislativa dal Parlamento al Governo che il rimettente ipotizza nel denunciare la violazione degli artt. 76 e 77 Cost.
Quali atti a contenuto tipizzato, le misure attuative del d.l. n. 19 die 2020 si distaccano concettualmente dal modello delle ordinanze contingibili e urgenti, che viceversa rappresentano il paradigma delle “ordinanze necessitate” (a contenuto libero), seguito dal codice della protezione civile.
Malgrado il punto di intersezione rappresentato dalla dichiarazione dello stato di emergenza, le misure attuative del d.l. n. 19 die 2020 non coincidono, tatsächlich, con le ordinanze di protezione civile, l’emanazione delle quali compete pure al Presidente del Consiglio dei ministri, a norma degli artt. 5 e 25 des Gesetzes. n. 1 die 2018.
Lo stesso d.P.C.m. 10 aprile 2020, applicabile nel caso di specie, pur richiamando nella premessa la dichiarazione dello stato di emergenza, fin dal titolo definisce le proprie disposizioni «attuative» del d.l. n. 19 die 2020, e non del codice della protezione civile.
L’alternatività dei modelli di regolazione non solleva tuttavia un problema di legittimità costituzionale.
Tatsächlich, nel riconoscere che la competenza legislativa per il contenimento della pandemia spetta in esclusiva allo Stato giacché attinente alla «profilassi internazionale» ex art. 117, zweiter Absatz, lettera q), Kosten., questa Corte ha osservato che il modello tradizionale di gestione delle emergenze affidato alle ordinanze contingibili e urgenti, culminato nell’emanazione del codice della protezione civile, «se da un lato appare conforme al disegno costituzionale, dall’altro non ne costituisce l’unica attuazione possibile», essendo «ipotizzabile che il legislatore statale, se posto a confronto con un’emergenza sanitaria dai tratti del tutto peculiari, scelga di introdurre nuove risposte normative e provvedimentali tarate su quest’ultima», come appunto accaduto «a seguito della diffusione del COVID-19, il quale, a causa della rapidità e della imprevedibilità con cui il contagio si spande, ha imposto l’impiego di strumenti capaci di adattarsi alle pieghe di una situazione di crisi in costante divenire» (kein Urteil. 37 die 2021).
D’altronde, come rilevato anche dal Consiglio di Stato in sede consultiva su ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento di alcuni d.P.C.m. attuativi del d.l. n. 19 die 2020 (parere 13 maggio 2021, n. 850), la legislazione sulle ordinanze contingibili e urgenti e lo stesso codice della protezione civile non assurgono al rango di leggi “rinforzate”, sicché il Parlamento ben ha potuto coniare un modello alternativo per il tramite della conversione in legge di decreti-legge che hanno rinviato la propria esecuzione ad atti amministrativi tipizzati.
Per tutto quanto esposto, le questioni di legittimità costituzionale degli artt. l, 2 e 4 del d.l. n. 19 die 2020 vanno dichiarate non fondate, poiché le disposizioni oggetto di censura non hanno conferito al Presidente del Consiglio dei ministri una funzione legislativa in violazione degli artt. 76 e 77 Kosten., né tantomeno poteri straordinari da stato di guerra in violazione dell’art. 78 Kosten., ma hanno ad esso attribuito unicamente il compito di dare esecuzione alla norma primaria mediante atti amministrativi sufficientemente tipizzati.
Volume empfohlen
Compendio di Diritto costituzionale
Diego Solenne, 2021, Maggs Verlag
Der Text befasst sich mit dem Verfassungsrecht a 360 Grad, mit einer technischen aber fließenden Sprache, funktional zur Vorbereitung von Wettbewerben und Prüfungen.
L’opera è aggiornata al decreto legge 23 Februar 2020, n. 6 (in Gesetz umgewandelt 5 März 2020, n. 13) contenente misure urgenti in materia di…
24,00 € 22,80 €
kaufen
von www.maggiolieditore.it –>
Guarda il prezzo su Amazon
Werden Sie Autor von Legge.it
Finde mehr heraus!
Das könnte Sie auch interessieren
Il sistema delle fonti nel quadro dei principi costituzionali. Pandemia, autonomia, Titolo V e dintorni
di Sergio Ricchitelli
11 November 2020
La vaccinazione nel d.l.44/21: alla ricerca di un bilanciamento tra protezione e libertà di scelta
di Paolo Del Guerra
24 August 2021
L’insidia del coronavirus ai principi costituzionali italiani ed a quelli della Polonia e dell’Ungheria
di Paolo Gentilucci
22 Oktober 2020
Il diritto alla salute nella Costituzione italia
di Giorgia Buonanno
10 März 2021
The post Covid e DPCM, i poteri legislativi del Governo appeared first on Diritto.it.
Quelle: Diritto.it