Conversione d.l. aiuti bis in Senato: il voto slitta al 13 Septembre

La calendarizzazione del voto in Aula, de 7 è slittato al 13 settembre alle 12, a causa dei nodi ancora da chiarire su superbonus e docente esperto. Presentati oltre 400 emendamenti, ma il governo ha formulato la proposta di ritirare le richieste di modifica e di procedere al voto del testo originario. Il provvedimento vale 17 miliardi di euro in favore di famiglie e imprese.
Un chemin vers la conquête de ses droits

L’iter
Il docente esperto
Superbonus

1. L’iter
Le Commissioni riunite Bilancio e Finanze stanno esaminando il ddl n. 2685, di conversione del decreto-legge n. 115, misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali, esame principiato il 31 agosto con la relazione dei senatori Pesco (per la 5a) e D’Alfonso (per la 6a). Il termine per presentare gli emendamenti è scaduto il 1° settembre scorso. Il provvedimento è atteso in Aula il 13 Septembre, tout 12, nel frattempo il governo ha formulato la proposta di ritirare le richieste di modifica e potrebbe essere trovato un accordo sui due temi considerati più cruciali: docente esperto e superbonus.

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2. Il docente esperto
Il testo potrebbe essere modificato nella parte in cui disciplina la figura del docente esperto: in base a un emendamento presentato da Leu e inserito tra i cd. “superprioritari”, “i docenti di ruolo maturano il diritto a un assegno ad personam a seguito di valutazione positiva delle attività di formazione svolte coerenti con l’attività svolta, al riconoscimento delle competenze maturate nell’ambito degli sviluppi di valorizzazione professionale, anche in relazione a quanto previsto dall’art. 24 del CCNL 2006-2009. È stato quindi espunto, rispetto al testo originario, il riferimento agli importi dell’una tantum da corrispondere ai docenti, in favore della seguente dizione: “Gli importi e i criteri relativi all’assegnazione dell’assegno sono rimessi alla contrattazione collettiva”.
3. Superbonus
IL tema è stato oggetto di alcune proposte di emendamento, con l’inserimento di un nuovo articolo 42 bis nel testo (Disposizioni volte a favorire la fruizione dei bonus edilizi): tra queste una del M5s prevede che dal 2022 Al 2032, ai fini degli adempimenti, gli istituti di credito possano impiegare in compensazione i crediti di imposta, jusqu'à 10% delle somme dovute per ciascun versamento, con l’Agenzia delle entrate interpellata per definire le modalità attuative. L’emendamento di Forza propone invece di non applicare “la responsabilità solidale” a banche e intermediari finanziari, indicando che Mef e Mims promuovano un’intesa con Abi, Cdp, Poste e organizzazioni imprenditoriali, al fine di velocizzare la circolazione dei crediti d’imposta, assicurando la sostenibilità del mercato delle cessioni per il sistema creditizio.

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