In arrivo il decreto incendi: sanzioni più aspre e utilizzo di strumenti innovativi
Alla luce dei recenti e drammatici incendi che hanno interessato il nostro Paese, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile.
Come si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri: “Il decreto affida al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di stilare, con cadenza triennale, il Piano Nazionale per il rafforzamento delle risorse umane, tecnologiche, aeree e terrestri necessarie per una più adeguata prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, documento che andrà ad integrare la consueta pianificazione regionale“.
Utilizzo di strumenti innovativi
Il Dipartimento della protezione civile per prevenire e contrastare gli incendi boschivi potrà utilizzare strumenti innovativi, quali:
tecnologie, anche satellitari, idonee all’integrazione dei sistemi previsionali, di sorveglianza, monitoraggio e rilevamento dell’ambiente;
mezzi aerei ad ala fissa, rotante o a pilotaggio remoto;
mezzi terrestri.
Al momento, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa sono autorizzati all’acquisizione di mezzi aerei, mezzi terrestri, attrezzature e strumentazioni utili alla lotta attiva agli incendi boschivi. La novità contenuta nel decreto prevede che l’acquisizione possa avvenire già nell’anno in corso, con risorse aggiuntive a cui si affiancano le risorse disponibili nel PNRR nell’ambito della transizione ecologica.
Sono inoltre stanziati 100 milioni nel triennio 2021-2023 in favore degli enti territoriali impegnati nella lotta attiva agli incendi boschivi. Tali stanziamenti consentiranno di dare concreta attuazione a quanto previsto dai Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni, in particolare: contrastare l’abbandono di attività di cura del bosco, prevedere postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso, realizzare infrastrutture (ad esempio vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi), predisporre vie di accesso e tracciati spartifuoco e manutenere le aree periurbane.
Sanzioni
Il decreto, come si legge nel comunicato, inasprisce le sanzioni amministrative e penali.
In particolare:
viene introdotta una specifica aggravante nel caso in cui ad appiccare il fuoco sia chi avrebbe invece il compito di tutelare il territorio
il decreto prevede che una condanna per incendio doloso non inferiore a due anni comporta per il dipendente pubblico l’estinzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione e l’interdizione dalla possibilità di prestare servizi nell’ambito della lotta contro gli incendi
si introduce un’attenuante per chi, prima dell’inizio del processo, provveda alla messa in sicurezza e, ove possibile, al ripristino dei luoghi, salvo che a provocare l’incendio doloso sia chi prestava servizio nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi.
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