Esame avvocato 2022, come prepararsi al doppio orale
Il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha stabilito che anche per l’anno 2022 verrà predisposto l’orale rafforzato.
La prova scritta dell’esame avvocato – che sarebbe dovuta consistere nella redazione di 2 pareri motivati, uno diritto civile e uno diritto penale, e di un atto giudiziario a scelta (tra diritto privato, diritto penale e diritto amministrativo) – verrà nuovamente sostituita da un doppio orale.
SOMMARIO:
Prima prova orale
Seconda prova orale
Come prepararsi
Come scegliere le materie
Preparati con noi alla prima prova orale con il volume sull’orale rafforzato.
Il volume contiene anche una videolezione esplicativa delle nuove modalità di svolgimento.
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La prima prova orale
Il presidente di ciascuna Corte d’appello dovrà estrarre a sorte la lettera dell’alfabeto che determina l’ordine di svolgimento per le due prove orali.
La prima prova orale è pubblica e ha ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico applicativa, nella forma della soluzione di un caso, che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, in una materia scelta preventivamente dal candidato tra le seguenti: materia regolata dal codice civile; materia regolata dal codice penale; diritto amministrativo.
Ciascun candidato esprime l’opzione per la materia prescelta mediante comunicazione da trasmettere secondo le modalità stabilite dal decreto del Ministro della giustizia di cui all’articolo 3, comma 2.
La sottocommissione, prima dell’inizio della prima prova orale, predispone per ogni candidato tre quesiti per la materia prescelta. Ogni quesito è collocato all’interno di una busta distinta e numerata. Il presidente della sottocommissione chiude le buste e appone la sua firma sui relativi lembi di chiusura. Il candidato indica il numero della busta prescelto e il presidente della sottocommissione dà lettura del quesito inserito nella busta da lui indicata.
Per lo svolgimento della prima prova orale è assegnata complessivamente un’ora dal momento della fine della dettatura del quesito, suddivisa in trenta minuti per l’esame preliminare del quesito e trenta minuti per la discussione.
Durante l’esame preliminare del quesito, il candidato può consultare i codici, anche commentati esclusivamente con la giurisprudenza, le leggi ed i decreti dello Stato. I testi che il candidato intende utilizzare, controllati e vistati prima dell’inizio della prova da un delegato della sottocommissione scelto tra i soggetti incaricati dello svolgimento delle funzioni di segretario, sono collocati sul banco su cui il candidato sostiene la prova. Scaduti i trenta minuti concessi per l’esame preliminare del quesito, il segretario provvede al ritiro dei testi di consultazione nella disponibilità dal candidato. Al candidato è consentito, per il mero utilizzo personale, prendere appunti e predisporre uno schema per la discussione del quesito utilizzando fogli di carta messi a disposizione sul banco, prima della prova, e vistati da un delegato della sottocommissione scelto tra i soggetti incaricati dello svolgimento delle funzioni di segretario.
Ultimata la prova, i fogli utilizzati dal candidato restano nella sua disponibilità e non formano in alcun modo oggetto di valutazione da parte della sottocommissione.
I candidati non possono portare con sé testi o scritti, anche in formato digitale, né telefoni cellulari, computer, e ogni sorta di strumenti di telecomunicazione, né possono conferire con alcuno, pena la immediata esclusione dall’esame disposta con provvedimento motivato del presidente della sottocommissione esaminatrice anche su immediata segnalazione del segretario. Esaurita la discussione, la sottocommissione si ritira in Camera di consiglio, quindi comunica al candidato l’esito della prova.
Per la valutazione della prima prova orale ogni componente della sottocommissione d’esame dispone di dieci punti di merito. Alla seconda prova orale sono ammessi i candidati che hanno conseguito, nella prima prova orale, un punteggio di almeno 18 punti.
Si legga anche: “Esame avvocato 2021: confermato il doppio orale”
La seconda prova orale
La seconda prova orale è pubblica e deve durare non meno di quarantacinque e non più di sessanta minuti per ciascun candidato. Essa si svolge a non meno di 30 giorni di distanza dalla prima e consiste:
a) nella discussione di brevi questioni relative a cinque materie scelte preventivamente dal candidato, di cui: una tra diritto civile e diritto penale, purché diversa dalla materia già scelta per la prima prova orale; una tra diritto processuale civile e diritto processuale penale; tre fra le seguenti: diritto civile, diritto penale, diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto internazionale privato, diritto ecclesiastico. In caso di scelta della materia del diritto amministrativo nella prima prova orale, la seconda prova orale ha per oggetto il diritto civile e il diritto penale, una materia a scelta tra diritto processuale civile e diritto processuale penale e due tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto dell’Unione europea, diritto internazionale privato, diritto ecclesiastico;
b) nella dimostrazione di conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.
Per la valutazione della seconda prova orale ogni componente della sottocommissione d’esame dispone di dieci punti di merito per ciascuna delle sei materie di cui al comma 7, lettere a) e b).
Sono giudicati idonei i candidati che ottengono nella seconda prova orale un punteggio complessivo non inferiore a 108 punti ed un punteggio non inferiore a 18 punti in almeno cinque materie.
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Come prepararsi
L’impatto della pandemia globale ha costretto ad un radicale ripensamento dell’esame forense, condotto per la prima volta nel 2021 con questa inedita modalità.
L’esperienza del primo anno di “orale rafforzato”, modalità che sarà replicata anche quest’anno, ha rivelato la misura e le insidie di questa nuova prova, la cui preparazione esige strumenti appositamente confezionati.
L’esame tradizionale incentrato su tre scritti (redazione di due pareri e di un atto) è stato sostituito da un quesito pratico, da risolvere e da esporre oralmente. L’attenzione al caso è la vera protagonista del nuovo esame: in soli trenta minuti, il candidato dovrà esaminare una traccia, consultare i codici e stendere una bozza analitica di aiuto alla memoria. In pratica una gara di velocità!
Di conseguenza, non saranno di alcuna utilità i poderosi codici annotati in uso nel tradizionale scritto forense, mentre risulterà ben più utile un codice agile, che consenta l’immediata consultazione delle massime in relazione ai contrasti giurisprudenziali (v. i Codici civile e penale per l’orale rafforzato 2022, ed. Maggioli).
Analogamente, lo studio della classica manualistica universitaria può risultare dispersivo e controproducente. L’esperienza acquisita nel primo anno d’esame ha infatti rivelato che lo studio mnemonico di un manuale o di
un compendio non fornirebbe gli strumenti indispensabili a dare soluzione ai casi pratici assegnati dalle commissioni; questi ultimi finalizzati ad indagare la capacità di ragionamento e di gestione degli strumenti processuali da parte del candidato.
In punto di procedura l’esame, infatti, rivela le peculiarità di uno scritto mascherato: per formulare una linea difensiva nell’interesse del cliente occorre, infatti, padroneggiare le diverse tipologie di atto ordinariamente assegnate alle prove scritte, così come i profili ad esse strettamente connessi (competenza, procedibilità, formule assolutorie, ecc.).
Affinché l’esercizio risulti proficuo, vi suggerisco di:
– studiare gli inquadramenti che precedono ogni quesito;
– esaminare il caso proposto codice alla mano, per velocizzare le tempistiche della fase di analisi;
– soltanto adesso, stendere la bozza.
Una volta terminata questa fase, rispettando le ridotte tempistiche imposte dalla normativa d’esame, chiudete i codici e provate ad esporre in circa trenta minuti la vostra soluzione.
Non di rado, la durata effettiva delle prove si è rivelata inferiore a questo limite, che pertanto dovrete intendere quale tempo massimo di esposizione.
Abituatevi pertanto ad essere completi e sintetici al tempo stesso.
Entro sette giorni dalla vostra verifica, provate a ripercorrere rapidamente l’inquadramento processuale e a dare soluzione allo stesso caso, consolidando la vostra preparazione e allenando la memoria a lungo termine.
Per ottimizzare la preparazione, una volta eletta la materia d’esame, potrete utilizzare anche i Manuali brevi con pareri di Diritto civile e di Diritto penale, Avv. Marco Zincani (ed. 2021, Maggioli), contenenti la spiegazione degli istituti rilevanti ai fini dell’esame e 50 casi pratici con i quali potrete cimentarvi; questi ultimi sono stati elaborati, con la relativa soluzione estesa, in relazione a questioni “ad alta probabilità di assegnazione”, definite negli ultimi tre anni dalla Cassazione a Sezioni Unite.
Come scegliere le materie
Un consiglio utile da seguire per la prova orale rafforzata è proprio quello relativo alla scelta delle materie: bisogna ponderare bene la scelta e comprendere i propri punti deboli.
Potrebbe essere sensata la scelta di portare per la prima prova orale la materia su cui si è più preparati e lasciare la materia su cui ci si sente meno preparati per la seconda prova in cui potrà essere accertata solo la conoscenza teorica (e non anche pratica).
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