Concorso magistratura, la traccia della seconda prova

Concorso magistratura: il tema del secondo giorno
Si è svolta ieri la seconda prova del concorso magistratura. Dopo il primo tema in diritto penale, i concorsisti sono stati chiamati a redigere un nuovo elaborato, sempre avendo otto ore a disposizione dalla dettatura della traccia.
In sede di seconda prova è stata estratta la materia di diritto civile e questa è la traccia che i concorsisti hanno dovuto affrontare:
Il principio consensualistico nella vendita e nell’appalto.
Oggi invece è il giorno di pausa, per cui gli aspiranti magistrati potranno approfittare del tempo a disposizione per studiare la materia rimasta e ripassare il più possibile, sperando di centrare l’argomento che sarà domani oggetto dell’ultima prova concorsuale.
La prova fisica degli aspiranti magistrati
Le prove scritte rappresentano una vera e propria prova fisica per gli aspiranti magistrati. Da qualche anno è stato introdotto un giorno di pausa tra la seconda e la terza prova che, da un lato, permette ai concorsisti di riprendere fiato. Dall’altro però, ne prolunga la permanenza a Roma e, dunque, la durata complessiva dell’esperienza concorsuale, con tutte le sua difficoltà e le fatiche.
Si ricorda inoltre che, a differenza dell’esame da avvocato, al concorso in magistratura non sono ammessi i codici commentati. Pertanto, lo sforzo di ricostruzione e ragionamento è senza dubbio notevole.
Domani si concluderanno le prove scritte con la redazione del terzo e ultimo elaborato, con le stesse modalità e tempistiche delle prove precedenti. In questa sede, molti dei partecipanti decideranno se consegnare definitivamente i propri compiti e, dunque, utilizzare uno dei tre tentativi a disposizione, oppure ritirarsi dalla procedura.
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