Bullismo e cyberbullismo dopo la L. 29 maggio 2017, n. 71

Il bullismo scolastico
Il bullismo scolastico risulta da una serie di interazioni complesse fra:

fattori individuali,
familiari,
sociali
scolastici

Il luogo dove oggi il bullismo va sempre più dif- fondendosi è quello delle scuole elementari e medie, non distanti dallo sguardo degli insegnanti e dei compagni di scuola.
Da una ricerca condotta nel febbraio 2015 da Save the Children in collaborazione con l’IPSOS, risulta che per il 69% dei ragazzi, il bullismo viene perce- pito tra i maggiori pericoli dai più giovani e per il 38% dei ragazzi in cima c’è il cyberbullismo.
È, quindi, una forma di comportamento aggressivo, di tipo abusivo, che consiste in atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi da un soggetto “forte” (bullo) nei confronti di uno “debole” (vittima) in modo intenzionale e ripetuto nel tempo. La vittima viene presa di mira più volte e inoltre non è in grado di difendersi facilmente per uno o più motivi: magari si trova in una situazione di minoranza numerica, o è più piccola e me- no forte fisicamente dell’aggressore, o meno resistente a livello psicologico della persona o delle persone che attuano comportamenti di bullismo.
Casi di responsabilità civile del minore
 Il comportamento aggressivo o dannoso del bullo può comportare una responsabilità civile, infatti la vittima della vessazione può chiedere il risarcimento dei danni.
Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno (danno in- giusto alla persona o alle cose che gli appartengono, così come definito dall’articolo 2043 c.c.). La vittima del bullismo subisce un danno ingiusto alla propria persona o alle proprie cose e per- tanto tale danno è risarcibile. Per chiedere il risarcimento del danno la vittima del fatto deve rivolgersi ad un avvocato ed intraprendere una causa davanti al tribunale civile, salvo che venga raggiunto prima del processo un accordo  tra le parti. Ciò perché nel procedimento minorile il danneggiato non si può costituire parte civile ma potrà farlo in autonomo procedimento civile ordinario.
Il cyberbullismo: in quali azioni e comportamenti si concretizza?
 Il bullismo elettronico (Cyberbullying) è un fenomeno descritto dalla letteratura internazionale soltanto a partire dai primi anni del 2000. Nonostante la sua novità, i ricercatori hanno notato come il bullismo virtuale sia molto diffuso ed in velocissima espansione. Il quadro di riferimento che potrebbe fornire la matrice interpretativa del fenomeno dovrebbe essere rintracciato da un lato nel cambiamento del contesto sociale e del mo- dello di società, dall’altro nel rapporto che i giovani intrattengono con le nuove tecnologie comunicative.
Il cyberbullismo rappresenta la nuova frontiera del bullismo.
Questo nuovo tipo di bullismo, attraverso i dispositivi di comunicazione  tecnologica come, per esempio, la posta elettronica, la messaggistica istantanea, i blog, gli SMS, i telefoni cellulari, gli MMS e i siti web, facilita una comunicazione istantanea, diffusa, pervasiva, anonima volta a denigrare, umiliare ecc.
I presenti contributi sono tratti da

Bullismo e cyberbullismo dopo la L. 29 maggio 2017, n. 71
Maria Sabina Lembo, 2017, Maggioli Editore
Alla luce della nuova disciplina introdotta dalla L. 29 maggio 2017, n. 71, l’opera è un’analisi del bullismo e del cyberbullismo, condotta in maniera eminentemente pratica e operativa. Il volume vuole dare risposte chiare a domande del tipo: cosa bisogna intendere per…

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