Crisi di impresa: in Italia una richiesta su cinque è lombarda
di Marilena Losito e Alberto Muzzi della Camera Arbitrale di Milano
La Composizione negoziata per la soluzione delle crisi di impresa, introdotta con il Decreto Legge 24 agosto 2021, n. 118 e recepita dal Codice della Crisi di Impresa e dell’Insolvenza entrato pienamente in vigore il 15 luglio 2022, rappresenta un cambio di prospettiva nell’approccio e nella gestione delle crisi.
Indice
La composizione negoziata
La rilevazione
Gli esperti
1. La composizione negoziata
La Composizione Negoziata prevede che l’impresa che si trovi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario chieda volontariamente la nomina di un esperto che faciliti le trattative tra l’imprenditore in crisi e i creditori e gli altri possibili soggetti interessati, con la prospettiva di un accordo che ristrutturi l’impresa e ne ripristini l’equilibrio economico.
Gli imprenditori hanno dunque a disposizione un nuovo strumento che risponde ad una duplice logica: da un lato, affrontare la crisi quando questa è ancora reversibile, dall’altro sfruttare la crisi per rilanciarsi.
La prima parola chiave di questo istituto è la volontarietà: è infatti l’imprenditore a decidere di presentare l’istanza e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore che lo assista, dialogando con i creditori, nella ricerca di una soluzione tesa al risanamento dell’azienda.
La seconda parola chiave è tempismo: avviare subito, ai primi segnali di crisi, il tentativo di composizione è il presupposto fondamentale per il buon esito delle trattative con i creditori e per l’avvio del piano di risanamento.
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2. La rilevazione
Da una rilevazione della Camera Arbitrale di Milano risulta che in Italia sono soprattutto le imprese lombarde a fare ricorso alla Composizione Negoziata della Crisi di impresa, in particolare il 19% delle imprese italiane, che hanno fatto ricorso a questa procedura, è un’impresa che ha sede in Lombardia. La parte del leone spetta a Milano che concentra il 58,3% delle istanze lombarde.
Figura cardine della composizione negoziata della crisi è l’esperto, che gestisce la composizione; l’esperto deve possedere determinate caratteristiche e si iscrive a un apposito elenco. In Italia un esperto su 5 è lombardo. Di tutti gli esperti lombardi, l’80% è un commercialista. Il 36% degli esperti della Lombardia è milanese. Questi i dati raccolti dalla Camera Arbitrale di Milano dall’introduzione nell’ordinamento giuridico della Composizione Negoziata quindi dal 15/11/2021 al 16/09/2022. La Camera Arbitrale di Milano si occupa su incarico della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi delle procedure di Composizione Negoziata della Crisi di impresa (CNC). Presso la Camera Arbitrale di Milano, competente per tutto il territorio della Regione Lombardia, sono tenuti gli elenchi degli esperti lombardi e sempre presso la stessa Camera Arbitrale milanese opera la Commissione regionale incaricata di nominare gli esperti per i casi di tutta la Lombardia.
Il procedimento di composizione si svolge interamente per via telematica attraverso la piattaforma nazionale di Composizione Negoziata.
Misure protettive. L’impresa in crisi nel presentare l’istanza di composizione della crisi può chiedere misure protettive che sono interventi volti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa aziendale dalle iniziative giudiziarie dei creditori (azioni esecutive o cautelari). Tali misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative e delle iniziative assunte per la regolazione della crisi. Su 376 istanze di Composizione della crisi di impresa depositate a livello nazionale dal 15/11/2021 al 16/09/2022, 255 sono le imprese italiane che hanno chiesto le misure protettive pari al 67,8%. Il 19,2% delle imprese che hanno chiesto le misure protettive è un’impresa lombarda.
3. Gli esperti
In base ai dati nazionali di Unioncamere, 3538 sono gli esperti in tutta Italia iscritti negli appositi elenchi, di questi 657 sono gli esperti della Lombardia pari al 18,5% del totale nazionale. In Lombardia l’80% degli esperti è iscritto all’Ordine dei Commercialisti; il 17,82 % all’Ordine degli Avvocati; l’1,97 % non è iscritto in nessun albo.ù
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